mercoledì 2 aprile 2014

Vestizione del kimono da donna: step 4 accessori per il Nagajuban

Minna Sama konnichiwa!
Eccomi nuovamente con le lezioni di kitsuke! Ieri abbiamo visto il Nagajuban, quindi ora passerò ad illustrarvi altri accessori ancora,
indispensabili se non essenziali per una corretta vestizione, che sono i nastri o lacci Koshihimo/Karehimo,
l'Eri Shin, il Chikara Nuno e la cinghia o fascia Datejime.
 

Koshihimo/Karehimo: sono una sorta di lacci o nastri in tessuto grezzo, solitamente cotone o mussolina e che servono principalmente per chiudere Nagajuban e kimono, anche se possono avere molti altri usi. Ad esempio vengono utilizzate come aiuto temporaneo quando si annoda l'obi, aiutando a tenere fermo il nodo durante alcuni passaggi e che poi verranno rimosse una volta completato il tutto. Di Koshihimo ne possiamo avere in diverse varianti, dalle più classiche e tradizionali rosa, a bianche (ma queste solitamente sono più in uso coi kimono da uomo) arrivando persino a sgargianti combinazioni di colori fluo.



Eri Shin: è una sorta di striscia realizzata in materiale rigido ma al tempo stesso flessibile e molto sottile che va infilata all'interno della fessura del collo del Nagajuban e serve a dare una bella forma liscia e pulita al colletto del Nagajuban, e anche del Kimono stesso dato che il collo del kimono a sua volta poggia su quello del Juban. Di Eri Shin ne possiamo avere due tipologie, una in materiale plastico tutto liscio e compatto e una in materiale leggero e retinato/traforato che si usa in estate e che si abbina al medesimo Obiita traforato.


Chikara Nuno: è una striscia di tessuto con degli occhielli che è cucita al colletto del nagajuban da dietro e che ricade lungo la schiena. Essa serve per tendere il collo del Nagajuban teso verso il basso (viene passata una Koshihimo o un laccio in uno degli occhielli dietro e poi sucessivamente legato in vita) di modo da lasciare collo e nuca scoperti, perché questa parte del corpo in Giappone è considerata molto sensuale ed erotica. 


Datejime: essa serve per chiudere in maniera più ferma il Nagajuban, ma in alcuni casi viene anche utilizzata per chiudere il kimono prima di annodare l'obi. E anche qui come per i precedenti accessori di cui abbiamo parlato esistono tante varianti di Datejime, da quella più tradizionale in seta rigida (che come consistenza ricorda un po' una tappezeria, e scusate il paragone ma non mi veniva in mente altro XD) a quelle elasticizzate con l'anima rigida davanti, a quelle col velcro e così via. E anche qui la gamma cromatica è molto varia.



Qui di seguito vi lascio con delle foto che illustrano varie tipologie di Koshihimo, Datejime, le due tipologie di Eri Shin e il Chikara Nuno con le relative misure per chi volesse realizzarsi da se questi accessori. Le foto le ho scattate agli accessori in mio possesso (eccezion fatta per le Koshihimo), perciò non prendetele senza il mio permesso e senza darmi credit, grazie!





Per la foto si ringrazia il sito Japanese Style al seguente url http://www.japanesestyle.com/koshi-himo
Chiedo scusa se non ho una foto con le Koshihimo/Karehimo in mio possesso ma questa mattina mi sono dimenticata di scattar le foto -_- Ad ogni modo se volete realizzarvi voi le vostre Koshihimo potete utilizzare della mussolina di cotone grezza (mi raccomando che non siano tessuti lisci e scivolosi!) e le misure sono di 4 cm circa di larghezza (ma calcolate 9 cm perché andrà doppiato il tessuto [4 cm + 1 per la cucitura]) x 215 cm circa di lunghezza.




Il Chikara Nuno sul mio Juban. Potete vedere come è fatto! Nel caso il vostro Juban ne sia sprovvisto potete realizzarvene uno voi. Lo potete realizzare tagliando una striscia di cotone della lunghezza di 50 cm circa e larga 7 cm circa e al centro circa della qual cucirete gli occhielli che sono larghi 2 cm circa e lunghi 6 cm circa.



Ecco qui le due tipologie di Eri Shin, quello liscio e compatto e quello estivo traforato.


Se volete potete realizzarvene uno voi con del materiale flessibile quali cellulosa o policrystal facilmente reperibili al Brico o dal vostro fai-da-te di fiducia. Le misure nel caso vogliate realizzarvi l'Eri Shin sono: lunghezza 77-80 cm circa e larghezza 4-4,5 cm circa.


Ed ecco qui le quattro principali tipologie di Datejime maggiormente in uso (di sicuro ve ne saranno altri modelli ma per il momento vediamo questi quattro) e che io posseggo. Se volete realizzarvi voi la vostra Datejime ha una larghezza/altezza di circa 10 cm, mentre la lunghezza è piuttosto varia da modello a modello, ma l'importante è che possiate fare due giri completi attorno alla vita. Ma passiamo ora a visionare tutte e quattro le tipologie di Datejime.




Datejime di tipo moderna con velcro realizzata in una sorta di tessuto un po' gommoso all'interno e simil feltrino all'esterno. Abbastanza comoda secondo me.


Questa seconda tipologia di Datejime è realizzata in seta leggera dentro alla quale vi è un'anima rigida al centro. Questa non l'ho ancora utilizzata, per cui non posso esprimer giudizi in merito.


Questa terza tipologia di Datejime ha un'aspetto simile alla seconda visionata, però ha una particolarità, oltre ad avere un'anima rigida al centro come l'altra ha le due estremità dei lacci subito dopo l'anima rigida elasticizzate, e questo secondo me favorisce una vestizione ottimale! Posso dire che quasi sicuramente è la mia preferita. Inoltre adoro il delicato arcobaleno di colori pastello.


Ed eccoci infine con la quarta ed ultima tipologia di Datejime, quella tradizionale! Questa è stata la mia primissima Datejime in assoluto e devo dire che mi ci sono trovata discretamente bene. E' realizzata con una sorta di seta rigida e pesante che si ispessisce e irrigidisce maggiormente al centro, per farsi invece più leggera e morbida ai lati, questo per poterla legare più agevolmente. Possiamo dire che il tessuto con cui è realizzata è simile a quello di un obi da Yukata, ma in versione più light. Questa che ho io è in giallo ocra dorato, ma ve ne sono anche di rosse, a righe pastello ecc.


E anche per oggi è tutto.
Matane! (^_^)/

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